IL CANOTTIERI ROMA "INCONTRA" DUCHAMP

Il Circolo Canottieri Roma e il genio di Marcel Duchamp. E' in programma per giovedì 16 gennaio prossimo la visita guidata alla mostra "Duchamp, Re-made in Italy" allestita alla Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Una splendida occasione per godere dei celebri "Ready-made" replicati dall'eclettico artista franco-statunitense in accordo con Arturo Schwarz nel 1964 e 1965 e successivamente donati alla Galleria.

Molte le curiosità presenti all'esposizione realizzata all'interno di sette sale del museo, tra cui i filmati del Duchamp attore e regista cinematografico nonché la pregiata "Scatola in una valigia" n. 3 (1941, titolo originale "Boite-en-valise"), autentico "museo portatile" in miniatura realizzato all'interno di una valigia Louis Vuitton.

La mostra si chiude con un'ampia sezione dedicata all'influsso esercitato dal pittore e scultore vissuto tra il 1887 e il 1968 su diversi artisti italiani, in occasione dei suoi numerosi soggiorni nel Belpaese. Dunque presenti opere di Baj, Baruchello, D'Angelo, Patella, Fioroni e Vaccari.

L'appuntamento per la visita guidata è fissato per giovedì 16 alle 17:45 alla Galleria Nazionale di Arte Moderna (Via delle Belle Arti, 131). Le prenotazioni si effettuano in segreteria entro sabato 11 gennaio.

I READY MADE DI MARCEL DUCHAMP - (fonte Wikipedia)
Duchamp utilizzò per primo in ambito artistico il termine ready-made nel 1913 in relazione alla sua opera Bicycle Wheel (categorizzabile come ready-made rettificato, in quanto si tratta di una ruota di bicicletta imperniata su di uno sgabello tramite le forcelle del telaio). Il primo ready-made puro è Bottle Rack ("Lo scolabottiglie", del 1914), semplicemente firmato. L'originale dello scolabottiglie non esiste più. Esso fu semplicemente buttato via dalla sorella di Duchamp (alla quale lui regalò nel 1914 il Readymade Infelice — Unhappy Readymade —) mentre questi, nel 1915, era negli Stati Uniti ed ella aveva compiuto una "pulizia generale" dello studio del fratello. Ma lo stesso Duchamp lo sostituì poi con altro esemplare.
Nonostante i ready-made siano carichi di una forte componente ludica ed ironica, molti critici non escludono che Duchamp, fortemente interessato all'alchimia, abbia inserito nelle sue opere simboli tipicamente alchemici. Un esempio sarebbe dato da "Lo scolabottiglie" che richiamerebbe il simbolo dell'albero. Un secondo esempio sarebbe dato da "Fontana" che simboleggerebbe l'utero femminile e non a caso Duchamp l'avrebbe firmata con lo pseudonimo R.Mutt, che traslitterato evoca fonicamente il sostantivo tedesco Mutter, che significa "madre".

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