LUCIANO MICHELINI E LA STORIA DEL CINEMA AL PIANOFORTE

Data Evento: 
Lunedì, Aprile 15, 2019 - 19:00

Paradossalmente, in una serata su musica e cinema dal titolo "Film in piano", è stato come tornare ai tempi del muto. Quell'epoca in cui l'accompagnamento musicale veniva offerto dal vivo, nelle sale di proiezione, da un pianista. Il Maestro Luciano Michelini, ospite ieri sera del Circolo Canottieri Roma, è riuscito anche in questa impresa. Non ha solo offerto la storia della settima arte riassunta in ventiquattro colonne sonore che hanno caratterizzato quasi due ore di ricordi ed emozioni. Il noto pianista e compositore ha lavorato infatti sui suoi ricordi, sulle sue emozioni, raccontando attraverso i tasti del pianoforte il suo sguardo e il suo tocco. Ciò come in un'improvvisazione jazz, che parte dal tema principale per poi perdersi e quindi arricchirsi in virtuosismi e pennellate di colore. Davanti al Maestro, intanto, scorrevano le immagini dei ventiquattro film attentamente montate e curate da Edmondo Mingione, poliedrico consigliere alle Manifestazioni.  

Risultato: la sala, gremita, che ha partecipato trattenendo il fiato, sospirando di malinconia, viaggiando sulle ali delle note, infine tributando il giusto applauso all'artista. In prima fila, oltre al presidente del club ospitante Massimo Veneziano e al vicepresidente Stefano Brusadelli, la fondatrice e amministratrice del Centro Studi Musicali, Anna Gutling, grazie alla quale è stata possibile la belle serata, e Guido Lombardo, presidente della leggendaria casa cinematografica Titanus. Poco lontano, quasi a volersi mimetizzare, l'attore, regista e conduttore televisivo Michele Mirabella

Da "Luci della ribalta" (Chaplin) a "Les parapluies de Cherbourg", "Il caso Thomas Crown", "Quell'estate del '42", "Yentl" (Legrand). Da "L'Isola degli uomini pesce" (lo stesso Michelini) al "Dottor Zivago" (Jarre). Da "Lezioni di Piano" (Nyman) a "West Side Story" (Bernstein). E certo non potevano rimanere fuori i compositori italiani: Morricone ("C'era una volta il west", "C'era una volta in America", "Mission", "La leggenda del pianista sull'oceano", "Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto", "Giù la testa" e "Nuovo Cinema Paradiso"), Trovajoli ("Matrimonio all'italiana") e Rota ("La Strada", "Il Padrino", "Amacord", "Il Gattopardo", "Giulietta e Romeo" e "Otto e Mezzo"). In mezzo, il tema di "Schindler's List" curato da Williams. Ogni nota un compositore, ogni musica un capolavoro, ogni capolavoro un grande autore. I più citati Leone e Fellini. Ma, nel saluto finale, Michelini ha voluto ricordare un nome in particolare, quello di Michel Legrand, pianista e compositore scomparso nel gennaio scorso al quale il collega italiano ha dedicato il concerto. 

E la magia non si è certo interrotta all'applauso finale. Quella, anzi, è questione di dna... Dopo la cena che ha seguito il concerto, al pianoforte si è infatti seduto Lorenzo Michelini, figlio di Luciano, che ha intrattenuto gli ultimi amici rimasti ancora al Circolo con un paio di brani del repertorio classico. Una buonanotte improvvisata, dolce, perfetta.

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